Nascita e primi utilizzi del plexiglas

Come già raccontato in precedenti articoli, il plexiglas nasce nel 1928 dal chimico tedesco Otto Röhm che lo commercializza poi nel 1933; ma è solo nel ’36 che finalmente la prima lastra acrilica vede la luce, con il nome di Perspex che significa “vedere attraverso”.

E questo nome non è certo stato scelto a caso, perché da subito è chiaro a tutti che la trasparenza del plexiglas sarà la sua caratteristica fondamentale e maggiormente apprezzata da parte del mercato.

Va sottolineato che in quegli anni l’azienda di Otto Röhm operava nel settore tessile, quindi la sua invenzione, oltre che estremamente innovativa, è stata anche pionieristica e molto coraggiosa. Non vi era certezza di un rientro dell’investimento fatto. E invece l’intuizione fu geniale.

I primi utilizzi del plexiglas o PMMA

Tra i primi utilizzi del PMMA (sigla con cui il plexiglass viene tutt’ora abitualmente chiamato), vi fu quello dei cupolini negli aerei da caccia della Seconda Guerra Mondiale, ma il più famoso fu il coperchio del famoso giradischi Braun SK4.

Nel dopoguerra il suo utilizzo si spostò al settore medico: lenti sintetiche, vetri ottici, protesi dentarie, lastre di utilizzo ortodontico, apparecchiature mediche del ramo uditivo e addirittura come sostanza per la cementificazione delle ossa.

E come dimenticare i famosi Juke box! Il vetro protettivo di cui erano composti fu realizzato proprio con il plexiglas.

Questo impiego che lo vede impegnato delle componenti di macchinari e apparecchiature ha dato il via a un utilizzo che ancora oggi lo vede come materiale affermato e consolidato proprio in questo campo.

Pannelli a copertura di serre, pensiline da esterno, coperture ferroviarie ecc… ne hanno conosciuto lo sviluppo intorno agli anni 60 e 70.

Utilizzi attuali del plexiglas

Per il resto della fine del ‘900 l’espansione non si è certo arrestata: il settore commerciale è ancora in forte sviluppo, in particolare l’horeca, che lo inizia a vedere sempre più impiegato nelle vetrine refrigerate, ristorazione self service, espositori di ogni genere.. dando quindi il via ad un ulteriore sviluppo nel settore visual.

I campi di impiego sono veramente tantissimi fino ad arrivare ai nostri giorni: settore nautico, navale, medicale, edilizio, ristorazione, arredo d’interni, illuminazione… e chi più ne ha più ne metta!

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